Cerca
Close this search box.
Lezione

Difesa dell’abitazione

La casa è il nostro rifugio. Permette di prenderci cura di noi, dei nostri cari e ci ripara dalle intemperie. È importante riuscire a fare tutto il possibile per preservarla e non perderne il controllo.

Prima di addentrarci nel fornire utili spunti per rinforzare la nostra abitazione, definiamo quali sono i tre livelli o distanze che abbiamo introdotto all’inizio del modulo e facciamo qualche riflessione su come valutare l’ambiente in cui ci troviamo per capire quali possono essere i punti critici di una casa.

Utilizzeremo il termine casa in senso esteso: non è possibile, al momento, fornire specifici dettagli per ogni tipologia di casa (isolata, a schiera, in condominio, in residence, etc). In linea di massima, ci sono molti punti in comune a tutte le tipologie di case. Faremo una panoramica il più esaustiva possibile, poi starà ad ognuno di voi, attagliare le informazioni che leggerete alla propria specifica situazione.

I livelli o distanze

 

Immaginiamo la nostra casa come un castello: procedendo dall’interno verso l’esterno, avremmo un torrione centrale che è la nostra casa; attorno al torrione si sviluppa un cortile che potrebbe essere il nostro giardino; il cortile è protetto da mura con torri e il portone di accesso, che sono paragonabili alla recinzione del nostro giardino. La struttura potrebbe poi avere un fossato o delle palizzate esterne, per tenere a distanza dalle mura i potenziali aggressori.

Un appartamento in condominio potrebbe non essere paragonabile al castello descritto, ma quello che importa è l’idea che si deve avere del castello, perché ci aiuta a visualizzare meglio il concetto dei livelli o distanze che adesso spieghiamo. L’appartamento, potrebbe, ad esempio, essere inteso come un appartamento del Torrione, assimilando quest’ultimo all’intero condominio.

Cosa intendiamo per:

  • media/lunga distanza: lo spazio esterno alle mura del castello, ovvero quello che c’è tra la recinzione/siepe (inclusa) e l’esterno
  • corta distanza: lo spazio tra la recinzione/siepe (esclusa) e l’involucro dell’abitazione; ad esempio il giardino
  • a contatto: lo spazio interno all’abitazione

 

Valutare la zona e l’edificio

Prima di pensare a rinforzare l’abitazione, è opportuno fare una valutazione dell’area, cercando di capirne i potenziali punti critici e i punti di forza.

Occorre verificare:

  • tipo di ambiente che si trova all’esterno della recinzione (case singole/palazzi/strade principali o secondarie/fabbriche/aree urbane/campi aperti/zone boscose/tipologia di abitanti – età, livello sociale, densità)
  • tipo di recinzione che delimita la mia proprietà (ci sono dissuasori/è una rete/è un muro/mi limita la vista all’esterno oppure no/offre potenziali appigli per essere scavalcato)
  • cancello o porta di accesso alla proprietà (come è strutturato/che tipo di serratura ha/in che verso si apre/offre appigli per essere scavalcato/è dotato di dissuasori sommitali/è visibile o meno dall’abitazione/permette la visibilità verso l’esterno)
  • spazio tra recinzione e abitazione (zone cieche non visibili dall’abitazione/zone buie di notte/alberi o siepi/posizione degli alberi e siepi rispetto a porte e finestre della casa/dislivelli del terreno/distanze tra recinzione e abitazione)
  • l’involucro dell’abitazione (i muri offrono appigli per arrampicarsi/sono facilmente accessibili/ci sono aree con muri deboli o sottili/accessibilità a terrazze, balconi o finestre dei piani alti/accessibilità a finestre, porte del piano terra/tipologia di portoncino di ingresso all’abitazione/tipologia di infissi e vetri/robustezza delle serrature, cardini/cavi per illuminazione o sistema di allarme, interruttori di corrente esterni e accessibili/eventuali accessi secondari)
  • tipologia di sistema di allarme esistente (funzionamento/alimentazione/batterie tampone/tipo di reazione)
  • planimetria dell’abitazione (casa su più livelli/piano unico/disposizione delle stanze/possibili accesso-uscite secondarie/dislocazione dell’interruttore di corrente dell’abitazione)
  • organizzazione interna (tipo di locali/eventuali camere sicure – panic room)

 

In genere, per fare questo tipo di valutazione, si prova a mettersi nei panni di qualcuno che cerca di entrare in casa nostra. Si osserva quindi l’ambiente circostante, l’edificio, la gente che abita nei dintorni, i movimenti, etc..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Rimaniamo in contatto

Segna la tua posizione sulla mappa dei resilienti e scopri chi di noi si trova vicino alla tua zona.
Insieme facciamo rete!